Dopo la campagna per la raccolta
di firme, sostenuta anche dalla Tana nel bosco, con il coinvolgimento
di moltissime persone, Greenpeace ha annunciato la vittoria in merito
alle trivellazioni in Alaska. Si legge sul sito:
“Dopo un tentativo fallimentare
di trivellazione al largo dell’Alaska, il colosso del petrolio
annuncia l’abbandono della ricerca di idrocarburi.
Oggi
è un gran giorno per l’Artico,
ma anche per tutti voi, 7 milioni di persone che hanno scelto di
schierarsi a difesa di questa importantissima e fragile regione: con
l’abbandono delle perforazioni al largo dell’Alaska
Shell
rimedia una sonora sconfitta, sia in termini di costi che di
reputazione pubblica!
Shell
ha voluto raggiungere l'Artico,
ma non è mai stata “sola”: l’abbiamo seguita costantemente per
ritardare i suoi piani, monitorando le sue navi, bloccando le sue
piattaforme
per ore e giorni. I nostri attivisti sono saliti fino a 300 metri di
altezza, hanno sopportato il freddo dell'oceano, si sono dedicati
anima e corpo a questa missione per mostrare al mondo come la Shell
stesse cercando di distruggere la casa degli
orsi polari,
esponendo l'Artico
a sversamenti
di petrolio
devastanti e irreparabili. Sembrava impossibile vincere questa
battaglia, ma con voi al nostro fianco ce l’abbiamo fatta!
Grazie difensori artici!”
Peraltro, sul sito di
Greenpeace è possibile firmare ancora per Save the Arctic!
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